Servizi online di Anagrafe e Stato Civile

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Certificato Contestuale

 24,00

per la richiesta del certificato compilare il modulo in basso

TEMPI di EVASIONE del servizio di richiesta certificato

entro circa 5 giorni lavorativi.

Servizi esclusivi inclusi

Il cliente sarà subito informato circa i tempi previsti per lo specifico Comune e costantemente aggiornato circa le fasi di elaborazione dell'ordine. Assistenza e consulenza sempre disponibili e gratuite.

Dati Personali

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Pagamento

con carta di credito (anche prepagata o PostePay) oppure con Bonifico bancario

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Per quali soggetti è possibile richiedere un certificato anagrafico?

Cittadino Italiano

La cittadinanza italiana è la condizione della persona fisica (detta cittadino italiano) alla quale l’ordinamento giuridico dell’Italia riconosce la pienezza dei diritti civili e politici. Può essere acquisita per diversi motivi stabiliti dalla legge nazionale.

Cittadino Europeo

I cittadini di altri stati membri dell’Unione europea per richiedere un certificato di residenza devono PRIMA risultare residenti in Italia. Devono quindi essere già iscritti all’anagrafe del loro Comune, avendo ottenuto il riconoscimento del diritto di soggiorno in uno degli Stati membri diverso da quello di cittadinanza.

Straniero Extracomunitario

Gli stranieri, ossia le persone che non siano cittadini U.E., per richiedere un certificato di residenza devono PRIMA risultare residenti in Italia. Devono quindi essere già iscritti all’anagrafe del loro Comune, avendo ottenuto il riconoscimento del diritto di iscrizione perché provvisti di permesso di soggiorno oppure passaporto.

Il certificato contestuale permette il cumulo di più certificati in un unico documento, ad esempio residenza + stato di famiglia.

Tutti i certificati anagrafici attuali (con ovvia esclusione del certificato di morte) non vengono rilasciati per soggetti deceduti.

Il certificato anagrafico è un documento che attesta una serie di informazioni attinenti allo status o all’anagrafica di un cittadino; nello specifico: anagrafico di nascita, stato di famiglia, cittadinanza, stato civile, residenza. L’ufficio preposto al rilascio del certificato anagrafico è l’ufficio anagrafe del Comune, che ha il compito di tenere i registri relativi ai cittadini residenti suddivisi per atti. Tali registri sono appunto detti registri di stato civile. Gli atti relativi sono raccolti in archivi informatici e registri. Tali registri vengono tenuti in doppio originale e devono rispettare la conformità prevista dai moduli stabiliti da decreto del ministro dell’Interno. Preposto alla tenuta di tali registri è l’ufficiale di stato civile dei comuni, che è di norma il sindaco, quale ufficiale del Governo, che sovraintende alla tenuta dei registri di stato civile e di popolazione, anche se egli può delegare tale funzione ad altri dipendenti a tempo indeterminato del comune, ma anche al presidente di circoscrizione comunale (qualora il territorio comunale sia diviso appunto in circoscrizioni), consigliere comunale o dal segretario comunale.

La durata della validità del certificato anagrafico è di sei mesi, calcolati dalla data di rilascio. È tuttavia possibile estenderne la validità attraverso modalità paragonabili, anche negli effetti, all’autocertificazione. Ciò avviene quando l’intestatario dichiari che i dati contenuti dal certificato non siano, nel frattempo, cambiati. Il tutto apponendo la firma in calce al documento.

Il certificato contestuale permette il cumulo di più certificati in un unico documento, ad esempio residenza + stato di famiglia.

Tutti i certificati anagrafici attuali (con ovvia esclusione del certificato di morte) non vengono rilasciati per soggetti deceduti.

Il certificato anagrafico è un documento che attesta una serie di informazioni attinenti allo status o all’anagrafica di un cittadino; nello specifico: anagrafico di nascita, stato di famiglia, cittadinanza, stato civile, residenza. L’ufficio preposto al rilascio del certificato anagrafico è l’ufficio anagrafe del Comune, che ha il compito di tenere i registri relativi ai cittadini residenti suddivisi per atti. Tali registri sono appunto detti registri di stato civile. Gli atti relativi sono raccolti in archivi informatici e registri. Tali registri vengono tenuti in doppio originale e devono rispettare la conformità prevista dai moduli stabiliti da decreto del ministro dell’Interno. Preposto alla tenuta di tali registri è l’ufficiale di stato civile dei comuni, che è di norma il sindaco, quale ufficiale del Governo, che sovraintende alla tenuta dei registri di stato civile e di popolazione, anche se egli può delegare tale funzione ad altri dipendenti a tempo indeterminato del comune, ma anche al presidente di circoscrizione comunale (qualora il territorio comunale sia diviso appunto in circoscrizioni), consigliere comunale o dal segretario comunale.

La durata della validità del certificato anagrafico è di sei mesi, calcolati dalla data di rilascio. È tuttavia possibile estenderne la validità attraverso modalità paragonabili, anche negli effetti, all’autocertificazione. Ciò avviene quando l’intestatario dichiari che i dati contenuti dal certificato non siano, nel frattempo, cambiati. Il tutto apponendo la firma in calce al documento.

Per quali soggetti è possibile richiedere un certificato anagrafico?

Cittadino Italiano

La cittadinanza italiana è la condizione della persona fisica (detta cittadino italiano) alla quale l’ordinamento giuridico dell’Italia riconosce la pienezza dei diritti civili e politici. Può essere acquisita per diversi motivi stabiliti dalla legge nazionale.

Cittadino Europeo

I cittadini di altri stati membri dell’Unione europea per richiedere un certificato di residenza devono PRIMA risultare residenti in Italia. Devono quindi essere già iscritti all’anagrafe del loro Comune, avendo ottenuto il riconoscimento del diritto di soggiorno in uno degli Stati membri diverso da quello di cittadinanza.

Straniero Extracomunitario

Gli stranieri, ossia le persone che non siano cittadini U.E., per richiedere un certificato di residenza devono PRIMA risultare residenti in Italia. Devono quindi essere già iscritti all’anagrafe del loro Comune, avendo ottenuto il riconoscimento del diritto di iscrizione perché provvisti di permesso di soggiorno oppure passaporto.

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